News Triumph 2012

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Marco.bus
view post Posted on 24/10/2011, 10:29     +1   -1




Forte di un successo commerciale formidabile, con risultati record per il 2011, Triumph Motorcycles festeggia l’arrivo del 110° anniversario con tre importanti novità che verranno svelate “dal vivo” a Eicma, il prossimo 8 novembre.




Tiger Explorer 1.200cc.

La novità più importante per il 2012 è la Tiger Explorer, il nuovo punto di riferimento nel mercato delle Adventure bikes.

Dopo il grande successo delle Tiger 800 e 800XC, vere e proprie best seller a livello europeo, Triumph presenta la Tiger Explorer motorizzata con un nuovo tre cilindri 1200cc con trasmissione a cardano, una motocicletta che sposta verso l’alto i riferimenti nel segmento delle Adventure Touring Bikes di grossa cubatura.

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Le specifiche tecniche di questa nuova Triumph sono notevoli: ABS di serie disinseribile nella guida off-road e per la prima volta su una Triumph il “ride-by-wire”, che consente di gestire il cruise control e il traction control.

La ciclistica è affidata a un solido telaio a traliccio tubolare in acciaio abbinato a sospensioni regolabili e cerchi in lega leggera da 19” all’anteriore e 17” al posteriore, quest’ultimo montato a sbalzo sullo splendido forcellone monobraccio che ospita al suo interno la trasmissione a cardano.

Come per tutte le Triumph, per la nuova Explorer viene dato ampio spazio agli accessori, con borse rigide e morbide, selle più alte o più basse in gel e tutta una serie di “gadgets” elettronici, come i fari supplementari o le manopole riscaldabili, che possono funzionare assieme, supportati dal potente alternatore da 950w.

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Speed Triple R

Dopo il grande successo ottenuto dalla versione R della Daytona 675, Triumph propone la nuova, eccitante Speed Triple R:

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Per sviluppare la Speed Triple R i tecnici inglesi si sono avvalsi della collaborazione dei “maghi” svedesi di Öhlins, che hanno appositamente sviluppato per la 1050 un pacchetto sospensioni estremamente raffinato: forcella NIX30 con steli da 43mm e mono TTX36 completamente regolabili.

Per ridurre le masse non sospese gli ingegneri hanno optato per una splendida coppia di cerchi in alluminio forgiato a 5 razze realizzati dalla PVM, che consentono un risparmio totale di 1.7kg migliorando la maneggevolezza e la precisione di guida.

La frenata è affidata a una potente coppia di pinze radiali monoblocco Brembo a quattro pistoncini, che abbinate alle ruote più leggere consentono di migliorare le performance di frenata del 5% rispetto alla Speed Triple standard. Infine, ABS opzionale con comando per escluderlo nell’uso della R in pista.

Sono numerosi i dettagli offerti su questa nuova versione che la differenziano da quella standard: se i colori rimangono gli stessi, ovvero Phantom Black e Crystal White, cambiano le decal sul serbatoio e sui fianchetti copriradiatore, il manubrio (ora anodizzato nero) e il telaietto posteriore verniciato in rosso. I fianchetti del parafango, come i pannelli sui fianchi del radiatore e sul serbatoio sono realizzati in carbonio e poi quel “giallo Svezia”….

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Colorazione speciale, di 1 solo esemplare la numero 500.000, acquistabile solo all'asta!

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crotta75
view post Posted on 24/10/2011, 10:50     +1   -1




La prima è molto ma molto ma molto Gs, forse troppo Gs....

La Speed r è uno spettacolo!!!, la vedo bene nel garage Bus :D e a pensarci bene anche nel mio ;)

La versione speciale è una figata allucinante.
 
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p.bosoni
view post Posted on 24/10/2011, 11:14     +1   -1




CITAZIONE (crotta75 @ 24/10/2011, 11:50) 
La versione speciale è una figata allucinante.

GIà! Molto bella ^_^
 
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Marco.bus
view post Posted on 30/1/2012, 15:44     +1   -1




Prova Speed Triple R

homer_simpson
i tester nel video si son divertiti non poco...

fonte Moto.it

Triumph Speed Triple 1050 R | La Speed che ci voleva!
Triumph allestisce una versione dotata di tutti gli accessori tecnici che fanno la felicità degli appassionati e presenta la versione "R" della fortunata Speed Triple 1050. In pista (a Jerez) va davvero forte

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A circa un anno di distanza dal primo test della Triumph Speed Triple 1050, ci ritroviamo catapultati sul Circuito di Jerez de la Fronteira, per mettere alla prova la versione “ricca” della naked di Hincley. Quanti sono i motociclisti che amano o amerebbero mettere le mani sulla propria amata due ruote? Sono, anzi siamo in tanti, e proprio per questo motivo in Inghilterra hanno voluto allestire una versione con una raffinata dotazione tecnica.

Sospensioni

Partendo dalla versione che probabilmente, definire base è riduttivo, diciamo Standard, sono intervenuti su quei comparti che fanno la differenza ai fini delle prestazioni dinamiche, soprattutto in pista, ma che anche su strada innalzano notevolmente il piacere di guida. Iniziamo dalle sospensioni, elemento fondamentale per "sentire" la moto, ed entrarci in sintonia. Il feeling con quella della Speed che provammo lo scorso anno era già di categoria, ma quella Öhlins NIX30 dorata con steli da 43 mm promette un bel salto di qualità.
E non sia mai che la forcella sia orfana di un monoammortizzatore di livello superiore, ecco allora un bel TTX36 sempre griffato Öhlins che ammicca alla base del monobraccio.
Il miglioramento della dinamica di una moderna naked, quale la Speed Triple R, non può prescindere dal montaggio di due cerchi alleggeriti, in questo specifico caso due splendidi PVM in alluminio forgiato, che fanno guadagnare... scusate, fanno perdere la bellezza di 1,7 kg rispetto a quelli della Speed "senza R" (che erano già dimagriti di 3 kg rispetto alla precedente versione...-4,7 kg totali sulle ruote sono roba da stravolgere le prestazioni!).

Freni
Sospensioni che promettono di leggere e interpretare meglio l'asfalto, ruote alleggerite per rendere la naked inglese più reattiva nei cambi di direzione e più rapida in accelerazione (meno peso della ruota posteriore significa meno inerzia), ma come recitava un vecchio spot pubblicitario "ma qui manca qualcosa!”. Ma cosa? Ma un impianto frenante con gli attributi. A questo ci ha pensato Brembo, un marchio che è sempre più sinonimo di prestazioni elevate al top. A prescindere che l'ABS è sempre disponibile come optional (600 €) e che la versione Standard è dotata di pinze Brembo, le nuove pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini fornite dall'italico produttore in accoppiata con la pinza radiale, promettono, e non c'è motivo di dubitarne, un accorciamento degli spazi di frenata del 5% rispetto all'impianto “base”.

Motore
Il tre cilindri da 1050 cc raffreddato a liquido, con i suoi 135 CV (99 Kw) a 9.400 giri/min e la coppiona da 111 Nm a 7.750 giri/min non necessitava certo di una iniezione di cavalli, anche perché ricordiamoci che su una naked seppur votata anche all'uso pistaiolo come la "R", la potenza non è tutto, ma è la sfruttabilità che fa la differenza e da questo punto di vista la Speed Triple R sembra ben messa.

Cambio
Durante la prova della Speed sul tracciato di Ronda, era emersa una certa insofferenza del cambio all'utilizzo senza guanti bianchi. In Inghilterra non sono stati a dormire e hanno capito che le migliorate prestazioni della versione "R" dovevano passare anche da un miglior feeling con la trasmissione. Nuovo disegno degli ingranaggi, tolleranze ridotte dovrebbero aver migliorato la situazione.

Civetteria
L'accessorio tecnico si accompagna a una moderata civetteria, sottolineata dai deflettori sul parafango anteriore, i convogliatori dell'aria e dalla cover del serbatoio in fibra di carbonio. Il telaietto reggisella è dipinto di rosso (particolare comune a tutte le Triumph "R") così come i filetti, sempre rossi, che ornano le fiancatine e i cerchi PVM.
Anche la piastra di sterzo e il manubrio nero con il logo "R" fanno la loro parte e rendono più accattivante il ponte di comando.
Nel complesso la Speed Triple R si presenta davvero bene, curata e ben rifinita e con un allestimento e degli accessori del valore complessivo di circa 6.800 Euro (!), mentre il prezzo rispetto alla Standard cresce di “soli” 2.800 € (14.495 € - 15.095 con ABS). Se poi siete veramente incontentabili, allora il kit Lancio è tagliato su misura per voi. Questo è prettamente estetico e comprende un cupolino (valore 237 €), puntale (253 €), sella in gel (218 €), copri sella (190 €), faro posteriore con catadiottro bianco (73 €) sensori pressione pneumatici (174 €). Ebbene fatevi uno sconto del 20% e ve lo portate a casa insieme alla moto, che vi ricordo si può scegliere in due differenti colorazioni, bianca o nera, Crystal White e Phantom Black.



In pista
Premettiamo che un tracciato come quello di Jerez è un banco di prova decisamente impegnativo per una sportiva, se poi la moto in questione è sì sportiva, ma nuda, e per di più con quote ciclistiche e caratteristiche meccaniche più da misto che da cordolo, allora la sfida su un tracciato veloce è di quelle improbe.
Memore, però, delle ottime impressioni ricavate dal test dello scorso anno in sella alla versione Standard, non posso che essere ottimista sugli obbiettivi che può raggiungere questa versione R forte di una dotazione tecnica da prima della classe.
In sella ci si trova immediatamente a proprio agio, la postura è ergonomicamente perfetta, raccolta con il manubrio ravvicinato e i comandi (entrambe le leve sono regolabili) al posto giusto. La strumentazione leggibile e ricca di informazioni (in questo frangente possono sicuramente tornare utili le funzioni cronometro e i led sequenziali che avvertono dell'approssimarsi del limitatore di giri), mentre la reattività e la voce del motore tre cilindri sono sempre un piacere, che diventa libidine nel caso in cui si montino i leggeri scarichi Arrow (omologati) che tra le altre cose regalano qualche cavallo, oppure il tromboncino basso, che però di omologato per uso stradale ha al massimo la fascetta dei collettori, visto il rumore che fa.
Via le termocoperte dalle Pirelli Diablo Supercorsa SP di primo equipaggiamento (120/70 ZR17 e 190/55 ZR17), che per dovere di cronaca verranno utilizzate nella Superstock1000 FIM Cup, e che rappresentano una novità nella gamma Pirelli (stesso disegno e profilo delle Supercorsa SC in mescola).
Tre giri dietro al collaudatore Triumph, che di nome fa Lopez, mantenendo un passo brillante, mi fanno apprezzare immediatamente le modifiche al cambio. Nessuna rivoluzione, ma la scorrevolezza e la precisione degli innesti appare decisamente migliorata.
Lopez si fa da parte... ed il polso destro si posiziona fisso sui 90°. Il tre cilindri spinge, senza particolare cattiveria, ma in maniera lineare e consistente fino al “taglio” del limitatore poco oltre i 10.000 giri. I cavalli ci sono e sono tutti ampiamente sfruttabili, così come la coppia ai medi regimi, che permette di uscire dalla curva Dry Sack e dal tornantino che immette sul rettilineo di partenza (Ducados) con carattere ed immediatezza, anche nel caso in cui si spalanchi il gas con un rapporto più alto di quello ottimale.

“Partendo dalla versione che probabilmente definire base è riduttivo, diciamo Standard, sono intervenuti su quei comparti che fanno la differenza ai fini delle prestazioni dinamiche, soprattutto in pista, ma che anche su strada innalzano notevolmente il piacere di guida”


Di tutte le novità tecniche che equipaggiano la Speed Triple 1050 R, quella che personalmente ritengo la più importante, e la più evidente dal punto di vista del miglioramento della guidabilità, è la coppia di cerchi PVM. I chili in meno su due componenti così delicati per la dinamica della moto, rendono la Speederre decisamente più rapida della Standard nei cambi di direzione, così come nel prendere la corda di una curva, veloce o lenta che sia. Affrontando le curve Criville e Ferrari, due curve velocissime in sequenza, da pelo mochettato sullo stomaco, la possibilità di chiudere la traiettoria a piacimento è di tutto rispetto, mentre la precisione direzionale e l'avantreno granitico della Speed Standard sono enfatizzati in questa versione kittata. Altro che cercare potenza e cavalli in più con scarichi e centraline, i tempi scendono maggiormente, ed il divertimento cresce in maniera esponenziale, montando dei cerchi di questo tipo.
Le sospensioni Öhlins sono una certezza, pur ricordando con piacere e soddisfazione anche quelle della Standard, e permettono regolazioni e personalizzazioni infinite. La forcella appare più sostenuta, e permette di godersi la potenza del nuovo impianto frenante Brembo che si è dimostrato oltre che estremamente potente, anche particolarmente modulabile. Nessun sintomo di fading (allungamenti della corsa della leva) anche dopo svariati giri a ritmo, che definire sostenuto sarebbe un eufemismo. Controllato e stabile il comportamento della Speed in fase di staccata, con il posteriore che difficilmente preoccupa il pilota, mentre la mancanza dell’ antisaltellamento non pregiudica la fase di inserimento.
Nel caso in cui ci si ritrovi con il coltello tra i denti, nel bel mezzo di sfide all'ultima staccata, il cambio, che avevo lodato ad inizio prova, mostra qualche tentennamento. Alle cambiate senza frizione pelando solo il gas, preferisce lo stile crossistico, che prevede una leggera e rapida pressione sulla leva della frizione, mantenendo il gas aperto mentre si innesta il rapporto superiore. In questa maniera difficilmente vi tradirà.

Il grande grip offerto dalle Pirelli Diablo Supercorsa SP, e di conseguenza il notevole angolo di piega raggiungibile, mette in evidenza anche un limite nella luce a terra offerta dalle pedane che grattano sull'asfalto in più di una curva. Siamo in pista, e quello che qui può sembrare un limite difficilmente sarebbe riscontrabile su strada, e in ogni caso è tale la leggerezza e l'agilità della Speed, che porvi rimedio, raddrizzando leggermente la moto, è una manovra facile ed intuitiva. L'ABS è stato disinserito per l'occasione, ma sulla bontà di tale dispositivo non c'è più niente da scrivere, mentre la mancanza di un controllo di trazione, che addirittura si sta affacciando anche al mondo degli scooter, è da interpretare come un difetto (a cui peraltro le Diablo Supercorsa SP riescono a porre rimedio grazie al loro grip esagerato).

Oltre 15.000 € sono una cifra di tutto rispetto, e non è poi così difficile fare lievitare il prezzo ben oltre i 16.000 € giusto barrando due o tre caselle nel listino degli optional. Però va riconosciuto a questa naked inglese che è difficile che si possa desiderare altro, in quanto ha già tutto il necessario per ben figurare sia al bar che in pista, o semplicemente sul Passo della Futa. Insomma è appagante sia per il feticista che per l'appassionato. Che dire, alla Triumph una moto così mancava, e hanno fatto bene farla.
 
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p.bosoni
view post Posted on 30/1/2012, 16:10     +1   -1




te la sogni anche di notte.... :o:
 
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Marco.bus
view post Posted on 13/3/2012, 08:51     +1   +1   -1




openweek1

17-18 Marzo open w-end presso le concessionarie triumph per la prova dei nuovi modelli Speed Triple R e Tiger explorer 1.215

Nella provincia di Bergamo è possibile prenotare la prova da BM Centro Moto a Bergamo, e da Tag Moto a Curno.
 
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view post Posted on 13/3/2012, 09:54     +1   -1
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Interessante ... Se vai vengo anche io a provarla ... L'unica pecca è che potrei esserci solo al mattino di sabato.
 
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miss-kia
view post Posted on 13/3/2012, 12:26     +1   -1




CITAZIONE (Marco.bus @ 13/3/2012, 08:51) 
(IMG:http://www.triumphvarese.it/wp-content/upl...2/openweek1.jpg)

17-18 Marzo open w-end presso le concessionarie triumph per la prova dei nuovi modelli Speed Triple R e Tiger explorer 1.215

Nella provincia di Bergamo è possibile prenotare la prova da BM Centro Moto a Bergamo, e da Tag Moto a Curno.

ecco cosa avevamo da fare sto w.end...che non ti sbilanciavi a dire....
bravo bravo..... :P sempre più bugiardino! :ph34r:
 
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racioracer
view post Posted on 13/3/2012, 12:33     +1   -1




anche io voglio provare la speed!!sabato mattina nn posso qualcuno sabato pome, domenica mattina o primo pomeriggio?
 
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Marco.bus
view post Posted on 13/3/2012, 12:46     +1   -1




CITAZIONE (miss-kia @ 13/3/2012, 12:26) 
CITAZIONE (Marco.bus @ 13/3/2012, 08:51) 
(IMG:www.triumphvarese.it/wp-content/upl...2/openweek1.jpg)

17-18 Marzo open w-end presso le concessionarie triumph per la prova dei nuovi modelli Speed Triple R e Tiger explorer 1.215

Nella provincia di Bergamo è possibile prenotare la prova da BM Centro Moto a Bergamo, e da Tag Moto a Curno.

ecco cosa avevamo da fare sto w.end...che non ti sbilanciavi a dire....
bravo bravo..... :P sempre più bugiardino! :ph34r:

no bugiardino.... le mail sono arrivate stamattina!!
 
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crotta75
view post Posted on 13/3/2012, 13:18     +1   -1




Io sabato lavoro e domenica direi che mi faccio un giro in moto ;)
 
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racioracer
view post Posted on 13/3/2012, 15:41     +1   -1




CITAZIONE (il buongustaio @ 13/3/2012, 13:18) 
Io sabato lavoro e domenica direi che mi faccio un giro in moto ;)

beh nn penso che si debba stare in ballo 3 ore per fare una prova di un quarto d'ora
 
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crotta75
view post Posted on 13/3/2012, 17:29     +1   -1




CITAZIONE (racioracer @ 13/3/2012, 15:41) 
CITAZIONE (il buongustaio @ 13/3/2012, 13:18) 
Io sabato lavoro e domenica direi che mi faccio un giro in moto ;)

beh nn penso che si debba stare in ballo 3 ore per fare una prova di un quarto d'ora

Chiedi a Marco e Liuk quanto ci abbiamo messo a provare la Streetfighter, quelli arrivati dopo di noi li mandavano indietro e gli dicevano di tornare al pomeriggio.....

Se è come in Ducati hanno una sola demo-bike.
 
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Marco.bus
view post Posted on 13/3/2012, 21:00     +1   -1




In effetti eravamo da Cisco alle 10, alle 12.30 ero a casa..
 
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Marco.bus
view post Posted on 22/3/2012, 15:41     +1   -1




report serio e divertente di un Triumphista...

Piccola premessa, dovrebbe esser sottintesa ma due righe in più mi sento di scriverle (alcuni intuiranno perché): c'è chi fa il tester di professione, c'è chi fa lo scrittore, c'è chi fa entrambi i mestieri e chi è solo una persona come tutte le altre. Io faccio parte del quarto gruppo, le mie impressioni nascono dal modo in cui guardo e guido le moto, ciò che scrivo è solo un magro tentativo di riportare a parole le idee che giran nella testa, condito dalla voglia di buttar giù qualche riga per riordinarle e ripensarci su.
Non c'è nessuna verità religiosa, spero chi ha la propria non se ne risenta più di tanto se vi ho bestemmiato contro, oltre questo non posso far altro.


Non sono riuscito come speravo a fare la comparativa in diretta con la N, non ne avevano una targata da prestarmi ed aver John Wayne in avatar non li ha convinti a darmi la targa prova ; c'era una 2009 usata, ma conoscendola sommariamente e non essendo un tipo di moto che più di tanto mi aggrada, ho preferito lasciarla lì per dedicarmi alla eRe,
Chiederò all'amico Jumpy di farmi rifare gentilmente la stessa strada sulla N, vediamo cosa ne esce fuori...!
Ho fatto una cinquantina di km, dal concessionario di Jesi per sfuggire al traffico bastano due minuti e ci si ritrova subito tra la campagna, c'è una provinciale carina con vari tornantini e tornantoni, un po' di saliscendi secchi, un paio di curvoni da far col gassone, alcuni "crepacci" bastardi qua e là; non ne vale certo la pena partirci da casa per farsela in moto, ma passandoci quasi tutti i giorni in auto (abbastanza velocemente ) e conoscendola a memoria, mi son diretto subito lì senza pensarci. Il tempo poi era mite, le Supercorsa SP son sempre quelle, mi metto il casco Jet cortesemente prestatomi (me ne son magnate, di schifezze..) e giro la chiave, 640 km al tagliando, meglio trattarlo bene il motore.
Parte un po' più fiacca di quanto mi ricordassi da domenica, noto subito la spia dell'ABS lampeggiare finché non mi metto in movimento, sulla eRe della volta precedente non ci avevo fatto caso e vabbé, oggi proverò pure l'ABS dietro (mi dico "davanti vado sulla fiducia, meglio non far cazzate") per capire che roba è.
Nel traffico iniziale ho ritrovato la Speed di domenica, una biciclettina a prova di neopatentato, il motore gira che è un amore, niente strappi, sussulti, per curiosità in una rotonda son partito in seconda, manco se n'è accorta la bimba.
Esco dal paese ed inizio a buttar su le marce con molta calma, passeggiando per far scaldare motore e trovare un attimo le misure; qualsiasi rapporto va bene per andare, che sia la terza o la sesta le auto si sorpassano con un filo di gas.
Ecco, il gas ha la solita corsa un po' troppo lunga per i miei gusti, sulla Daytona con i moncherini in basso e la coppia comunque non così presente il problema era abbastanza sentito, qua è giusto un fastidio ma, col motore rodato, quando si potrà "darglielo tutto" uscendo dalle curve, un comando un tantino più corto ci starebbe bene.
La posizione di guida invece è perfetta, la sella è scavata bene longitudinalmente per fare avanti ed indietro, sul davanti è imbottita e sagomata quanto basta per non schiacciarsi le balls sugli avvallamenti (la Daytona, tra sella a spigolo e calore, è una "sterilizzatrice" ), i prolungamenti ai lati del serbatoio inoltre danno un po' di grip "d'emergenza" quando si esce di culo un po' scomposti. E' molto molto comoda insomma, se il paragone viene con una sportiva; l'imbottitura non è cedevole e spero non lo diventi col tempo, né si consumi muovendosi nella guida come è accaduto con quella della Daytona: è così ben rifinita, sarebbe un peccato.
Le pedane stanno bene dove sono ed i piedoni non sono costretti ad esser scomodi, non sento impicci particolari sui talloni, le gambe son piegate il giusto e, perdonatemi se torno sempre a far paragoni con la Daytona, non c'è troppa distanza con la sella, quindi riesco ad appoggiar bene il piede esterno, quando mi sporgo in curva, senza sentirmelo a mezz'aria.
Non avevo la tuta e non avevo neanche la mia moto sotto il culo, quindi non sono andato a cercar saponettate per terra, non saprei se e quando le pedane struscino per terra nelle pieghe bastarde.
Il manubrio è un po' una novità per me, abituato ai moncherini rasoterra; dovrei guidare la moto molto più a lungo e far qualche prova, per capire quale posizione sia il miglior compromesso tra controllo e comodità, sempre che quella di serie non sia già perfetta, ovviamente.
Scaldato decentemente il motore e liberatomi dalle auto, decido di iniziare a piegare un po' questa moto e non conoscendola, parto guidandola "a bracciate"; arriva il primo tornante a destra moderatamente chiuso, metto la terza, do una "manubriata" all'interno e mi ritrovo sul ciglio, ndo' vai, tiro su e mi ributto dentro per finir la curva (largo), un piccolo allungo in salita e c'è una lunga curva a sinistra da fare "in due tempi" se non si vuole iniziarla contromano (ed io non voglio), perché si allarga un po' a metà e richiude alla fine; inserisco sempre in terza e stavolta più o meno ci siamo, a metà accelero un attimo per piegare di più dopo, quando vado a buttarla giù il davanti fa "puf" e scompare, ma porc....
Mi prende un attimo di scazzo, o la Speed non è quello che mi aspettavo oppure in cinque mesi senza moto son diventato un chiodo, nell'indecisione torno a guidare come ho sempre fatto, niente più "bracciate" col culo floscio: non so se è il modo migliore per far andare una naked, in ogni caso la mia abitudine è quella, almeno una variabile tento di toglierla.
Finisce la salita ed iniziano le S sui saliscendi, infilo la quarta per scorrere di più, ginocchia in fuori, punto i piedi, leggero sul manubrio... ops, qualcuno ha rimontato la ruota anteriore? Stavolta finalmente ci siamo, la metti in traiettoria e non si schioda, decidi di cambiarla e ti anticipa mentre stai pensando di farlo, ma non pesava 215 kg? Neanche mi accorgo di avere il manubrione, il culo in basso e la schiena dritta Sulla Daytona per far poco più di tutto ciò sarei già stato impegnatissimo
Nonostante il casco aperto, i jeans e l'aria addosso, devo guardare il contachilometri per rendermi conto della velocità, la eRe non fa una mossa, le buche sembrano non esistere, 'azzo che mono!! Domenica scorsa, girando in città e facendo pinzate qua e là estasiato dai freni, avevo apprezzato di più la forcella, mentre l'ammortizzatore mi era rimasto "indifferente".
Oggi invece, aumentando pieghe e velocità, ho apprezzato molto come lavora, copia benissimo sia in accelerazione che in frenata (c'è comunque più peso dietro e si sente, rispetto ad una sportiva) e sostiene davvero, non è duro e secco, ma piuttosto molto controllato. Il marchio giallo tutto sommato stavolta ha il suo bel perché.
Dopo la seconda S, dove la prima curva inizia in salita e la seconda termina scendendo, c'è un pericoloso dislivello dell'asfalto di pochi centimetri, in auto percorrendolo dal senso opposto (salita) occorre rallentare per non "paccare" le sospensioni (ed in moto, meglio farlo per non stendersi), nel senso in cui andavo invece è un attimo staccare le ruote da terra.
Ho un tantino esagerato in quel punto, la Speedona è atterrata brusca, le sospensioni sono arrivate pari a fondocorsa ma son tornate su calme calme, "suvvia che non è successo niente, e daglielo sto gas!!".
In effetti, per quanto rispetto ho per la meccanica e per quanto mi divertissi a sentire la coppiona spinger a prescindere dalla marcia, col motore sornione a metà regime, non vedere cosa accade oltre i 7000 mi sembrava un peccato
Quindi via, dopo la svolta a destra inizia la discesa, in mezzo ai campi non c'è un'anima, prima però un discreto rettilineo un po' tormentato (e quando mai nell'anconetano si riesce a trovare una strada non sfasciata), invece di lanciar le marce a caso tengo la seconda ed apro, il motore sembra salir di giri annoiato e sempre elettrico, uhm... non succede niente?
Punto gli occhi sull'asfalto e vedo le buche, faccio mente locale e sento la schiena un po' troppo tesa, riguardo il contachilometri e vedo la velocità salire un po' troppo in fretta, il contagiri con le lucine sopra sempre accese segna 9000, tié, un quarto di gas, una pelata di frizione e pigliate pure 'sta terza, il cambio sembra lo stesso della Daytona, non sarà giapponese di nascita ma si beve le marce col gas puntato come una schioppettata, "certo che a lambire gli alti un po' di vibrazioni si sentono dal motore", via anche con la quarta e rido, con il casco jet che mi fa sembrare più cretino di quanto non sia (almeno l'integrale nasconde tutto), una leggera piega a sinistra e poi un curvone in discesa sulla destra ma è meglio rallentare, i freni ormai non li commento più che sarei noioso, rimetto la terza un po' alla garibaldina e mi stupisco di due cose: rispetto alla Daytona qui il posteriore è veramente composto in staccata ed il motore ha una messa a punto favolosa, a gas chiuso agli alti regimi gira fluidissimo, non strappa, il freno motore è tutt'altro che invasivo. Fluido in accelerazione, fluido in decelerazione.
Nella curva neanche mi rendo conto di entrarci, invece noto con grande, grandissimo piacere che l'avantreno, anche spalancando sgraziatamente a velocità discrete, non fa una piega, non si alleggerisce, non si muove, c'è l'ammortizzatore di sterzo nascosto da qualche parte? No, niente male.
Ecco l'incrocio ed il centro abitato, qui si rallenta, ma dura poco perché poi tornano alcune curve strette in sequenza, tengo la seconda e la eRe sembra dire ancora "non sai fare altro?". E' fantastica, precisa e svelta, nonostante mi senta un babbeo con le braccia larghe alte e larghe come una scimmia, la ruota anteriore... "parla".
Non è una moto da interpretare, da guidare fidandosi, è una moto sportiva, fa quello che gli chiedi di fare e ti dice cosa sta facendo. Piccola piega a destra e via un centinaio di metri per la prossima sempre a destra, esco dalla prima e apro, raggiungo la seconda, faccio la seguente a sinistra e poi rallento, imbocco un'altra strada a destra veramente da pianto per come è ridotto l'asfalto, voglio andare a passeggio per un paio di km prima di sbucare in paese, farmi un giro per il centro e rifar tutto da capo per tornare alla concessionaria. Apprezzo ancora una volta il lavoro delle sospensioni, non so come siano sulla Speed N, ma di sicuro questa forcella copia le buche quasi quanto la pressurizzata che avevo, mentre il mono in confronto all'originale della Daytona è un sogno. In effetti era in cantiere di cambiarlo...
Mentre trotterello qua e là, oltre a sfondare la leva posteriore per cercar di bloccar la ruota (forte st'ABS), ripenso un attimo ai commenti che in genere muove chi non apprezza il motore di questa moto: non ha i cavalli e l'allungo delle supersportive odierne, non ha "la botta", non ha l'erogazione rabbiosa che intimorisce e fa drizzare il pisello.
Questa è una moto che non impenna, non sgomma, non urla, non scalcia, non scoda e non sbiscia, va solo dannatamente forte e lo fa con una compostezza, una rapidità ed una precisione incredibili.
Se apri il gas non vuole dimostrarti quanto è selvaggia, ti porta semplicemente da una curva all'altra in un battito d'occhi, quando freni non ti intimorisce né si pavoneggia con svirgolate, semplicemente rallenta subito per farti entrare in piega, non fa scherzi strani, non chiede di fidarsi. Semplice è la parola che più la identifica. Ti lascia tutto il tempo di pensare, peccato che mentre pensi a come fare una curva ne hai già fatte tre e "pazienza, terrò a mente per la prossima volta che rifaccio 'sta strada".
Ciclistica e motore, insieme, permettono di passeggiare in totale spensieratezza, lasciano godere la strada in relax, consentono di tenere medie elevate con un impegno ridicolo. E' una compagna fidata, non ti sfida, piuttosto ti mette nella condizione di vincerle, le sfide, e tutto questo senza mappature, controlli, ciaffi e menate varie per castrare ogni possibile eccesso e nascondere ogni mancanza, solo una gran ciclistica, un gran motore, una messa a punto perfetta.
C'è stato un grande lavoro dietro per smussare tutti gli angoli ed estremizzare le prestazioni; non ci sono difetti che vengono giustificati come "carattere", non ti dice "prova a passeggiare, se sai resistere alla frizione ed agli strappi", oppure "prova a portarmi sui tornanti, se sei in grado di controllare il posteriore che derapa e l'anteriore che va su per il cielo", o ancora "entra forte in curva, se hai le palle per tenere il manubrio".
Quando l'accendi, la eRe è estremamente chiara: "fai quel che vuoi, vai dove vuoi andare, apri il gas a tuo piacimento: in ogni caso, farò quello che mi chiederai e lo faremo insieme".
Non è la moto per chi si emoziona a domare, apparire o soddisfare il proprio ego, è la moto per chi vuole "solo" guidare, lasciando la scelta di farlo gustandosi il panorama oppure bruciando le curve; perfetta per esser estremamente tranquilli, perfetta per essere estremamente aggressivi, con tutte le possibili e dovute sfumature nel mezzo.

A tal punto, dopo aver fatto dietrofront per rifare la strada verso il concessionario - perdonatemi se ho continuato a scegliere l'opzione "aggressivo" nel farlo, piuttosto che quella "tranquillo" - e cercando di concretizzare un po' tutte le sensazioni ("'sto gas bisogna accorciarlo, 'sta leva del freno chi diamine l'ha tarata tutta vicina alla manopola, c'ha le manine da fatina?, azz, 'sta sella è un sogno"), mi son chiesto infine perché non dovrei avere una moto simile.
Ho rabboccato 5 euro di benzina per non fare il taccagno, scambiato due chiacchiere coi ragazzi della concessionaria, poi cercando le chiavi della macchina mi son accorto di averle perse per strada mentre stavo andando (...).
Aspettando una mezz'oretta e più che mia madre mi portasse da casa il doppione, mi son messo davanti alla eRe a guardarla, con quei suoi occhioni strambi, il serbatoione che sembra strizzato dallo splendido telaio, la "R" incorniciata nei risers del manubrio, cercando di rispondere alla domanda sopra.

Un sacco di cose mi sono venute in mente, tanti dettagli della vita privata che in un modo o nell'altro possono rendere difficile spendere una cifra simile, e tanti altri che mi sconsiglierebbero di tornare in sella ad una moto del genere, dove tutto è troppo, troppo facile.
"Fanculo tutto, la compro".
 
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17 replies since 24/10/2011, 10:29   291 views
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