| report serio e divertente di un Triumphista...
Piccola premessa, dovrebbe esser sottintesa ma due righe in più mi sento di scriverle (alcuni intuiranno perché): c'è chi fa il tester di professione, c'è chi fa lo scrittore, c'è chi fa entrambi i mestieri e chi è solo una persona come tutte le altre. Io faccio parte del quarto gruppo, le mie impressioni nascono dal modo in cui guardo e guido le moto, ciò che scrivo è solo un magro tentativo di riportare a parole le idee che giran nella testa, condito dalla voglia di buttar giù qualche riga per riordinarle e ripensarci su. Non c'è nessuna verità religiosa, spero chi ha la propria non se ne risenta più di tanto se vi ho bestemmiato contro, oltre questo non posso far altro.
Non sono riuscito come speravo a fare la comparativa in diretta con la N, non ne avevano una targata da prestarmi ed aver John Wayne in avatar non li ha convinti a darmi la targa prova ; c'era una 2009 usata, ma conoscendola sommariamente e non essendo un tipo di moto che più di tanto mi aggrada, ho preferito lasciarla lì per dedicarmi alla eRe, Chiederò all'amico Jumpy di farmi rifare gentilmente la stessa strada sulla N, vediamo cosa ne esce fuori...! Ho fatto una cinquantina di km, dal concessionario di Jesi per sfuggire al traffico bastano due minuti e ci si ritrova subito tra la campagna, c'è una provinciale carina con vari tornantini e tornantoni, un po' di saliscendi secchi, un paio di curvoni da far col gassone, alcuni "crepacci" bastardi qua e là; non ne vale certo la pena partirci da casa per farsela in moto, ma passandoci quasi tutti i giorni in auto (abbastanza velocemente ) e conoscendola a memoria, mi son diretto subito lì senza pensarci. Il tempo poi era mite, le Supercorsa SP son sempre quelle, mi metto il casco Jet cortesemente prestatomi (me ne son magnate, di schifezze..) e giro la chiave, 640 km al tagliando, meglio trattarlo bene il motore. Parte un po' più fiacca di quanto mi ricordassi da domenica, noto subito la spia dell'ABS lampeggiare finché non mi metto in movimento, sulla eRe della volta precedente non ci avevo fatto caso e vabbé, oggi proverò pure l'ABS dietro (mi dico "davanti vado sulla fiducia, meglio non far cazzate") per capire che roba è. Nel traffico iniziale ho ritrovato la Speed di domenica, una biciclettina a prova di neopatentato, il motore gira che è un amore, niente strappi, sussulti, per curiosità in una rotonda son partito in seconda, manco se n'è accorta la bimba. Esco dal paese ed inizio a buttar su le marce con molta calma, passeggiando per far scaldare motore e trovare un attimo le misure; qualsiasi rapporto va bene per andare, che sia la terza o la sesta le auto si sorpassano con un filo di gas. Ecco, il gas ha la solita corsa un po' troppo lunga per i miei gusti, sulla Daytona con i moncherini in basso e la coppia comunque non così presente il problema era abbastanza sentito, qua è giusto un fastidio ma, col motore rodato, quando si potrà "darglielo tutto" uscendo dalle curve, un comando un tantino più corto ci starebbe bene. La posizione di guida invece è perfetta, la sella è scavata bene longitudinalmente per fare avanti ed indietro, sul davanti è imbottita e sagomata quanto basta per non schiacciarsi le balls sugli avvallamenti (la Daytona, tra sella a spigolo e calore, è una "sterilizzatrice" ), i prolungamenti ai lati del serbatoio inoltre danno un po' di grip "d'emergenza" quando si esce di culo un po' scomposti. E' molto molto comoda insomma, se il paragone viene con una sportiva; l'imbottitura non è cedevole e spero non lo diventi col tempo, né si consumi muovendosi nella guida come è accaduto con quella della Daytona: è così ben rifinita, sarebbe un peccato. Le pedane stanno bene dove sono ed i piedoni non sono costretti ad esser scomodi, non sento impicci particolari sui talloni, le gambe son piegate il giusto e, perdonatemi se torno sempre a far paragoni con la Daytona, non c'è troppa distanza con la sella, quindi riesco ad appoggiar bene il piede esterno, quando mi sporgo in curva, senza sentirmelo a mezz'aria. Non avevo la tuta e non avevo neanche la mia moto sotto il culo, quindi non sono andato a cercar saponettate per terra, non saprei se e quando le pedane struscino per terra nelle pieghe bastarde. Il manubrio è un po' una novità per me, abituato ai moncherini rasoterra; dovrei guidare la moto molto più a lungo e far qualche prova, per capire quale posizione sia il miglior compromesso tra controllo e comodità, sempre che quella di serie non sia già perfetta, ovviamente. Scaldato decentemente il motore e liberatomi dalle auto, decido di iniziare a piegare un po' questa moto e non conoscendola, parto guidandola "a bracciate"; arriva il primo tornante a destra moderatamente chiuso, metto la terza, do una "manubriata" all'interno e mi ritrovo sul ciglio, ndo' vai, tiro su e mi ributto dentro per finir la curva (largo), un piccolo allungo in salita e c'è una lunga curva a sinistra da fare "in due tempi" se non si vuole iniziarla contromano (ed io non voglio), perché si allarga un po' a metà e richiude alla fine; inserisco sempre in terza e stavolta più o meno ci siamo, a metà accelero un attimo per piegare di più dopo, quando vado a buttarla giù il davanti fa "puf" e scompare, ma porc.... Mi prende un attimo di scazzo, o la Speed non è quello che mi aspettavo oppure in cinque mesi senza moto son diventato un chiodo, nell'indecisione torno a guidare come ho sempre fatto, niente più "bracciate" col culo floscio: non so se è il modo migliore per far andare una naked, in ogni caso la mia abitudine è quella, almeno una variabile tento di toglierla. Finisce la salita ed iniziano le S sui saliscendi, infilo la quarta per scorrere di più, ginocchia in fuori, punto i piedi, leggero sul manubrio... ops, qualcuno ha rimontato la ruota anteriore? Stavolta finalmente ci siamo, la metti in traiettoria e non si schioda, decidi di cambiarla e ti anticipa mentre stai pensando di farlo, ma non pesava 215 kg? Neanche mi accorgo di avere il manubrione, il culo in basso e la schiena dritta Sulla Daytona per far poco più di tutto ciò sarei già stato impegnatissimo Nonostante il casco aperto, i jeans e l'aria addosso, devo guardare il contachilometri per rendermi conto della velocità, la eRe non fa una mossa, le buche sembrano non esistere, 'azzo che mono!! Domenica scorsa, girando in città e facendo pinzate qua e là estasiato dai freni, avevo apprezzato di più la forcella, mentre l'ammortizzatore mi era rimasto "indifferente". Oggi invece, aumentando pieghe e velocità, ho apprezzato molto come lavora, copia benissimo sia in accelerazione che in frenata (c'è comunque più peso dietro e si sente, rispetto ad una sportiva) e sostiene davvero, non è duro e secco, ma piuttosto molto controllato. Il marchio giallo tutto sommato stavolta ha il suo bel perché. Dopo la seconda S, dove la prima curva inizia in salita e la seconda termina scendendo, c'è un pericoloso dislivello dell'asfalto di pochi centimetri, in auto percorrendolo dal senso opposto (salita) occorre rallentare per non "paccare" le sospensioni (ed in moto, meglio farlo per non stendersi), nel senso in cui andavo invece è un attimo staccare le ruote da terra. Ho un tantino esagerato in quel punto, la Speedona è atterrata brusca, le sospensioni sono arrivate pari a fondocorsa ma son tornate su calme calme, "suvvia che non è successo niente, e daglielo sto gas!!". In effetti, per quanto rispetto ho per la meccanica e per quanto mi divertissi a sentire la coppiona spinger a prescindere dalla marcia, col motore sornione a metà regime, non vedere cosa accade oltre i 7000 mi sembrava un peccato Quindi via, dopo la svolta a destra inizia la discesa, in mezzo ai campi non c'è un'anima, prima però un discreto rettilineo un po' tormentato (e quando mai nell'anconetano si riesce a trovare una strada non sfasciata), invece di lanciar le marce a caso tengo la seconda ed apro, il motore sembra salir di giri annoiato e sempre elettrico, uhm... non succede niente? Punto gli occhi sull'asfalto e vedo le buche, faccio mente locale e sento la schiena un po' troppo tesa, riguardo il contachilometri e vedo la velocità salire un po' troppo in fretta, il contagiri con le lucine sopra sempre accese segna 9000, tié, un quarto di gas, una pelata di frizione e pigliate pure 'sta terza, il cambio sembra lo stesso della Daytona, non sarà giapponese di nascita ma si beve le marce col gas puntato come una schioppettata, "certo che a lambire gli alti un po' di vibrazioni si sentono dal motore", via anche con la quarta e rido, con il casco jet che mi fa sembrare più cretino di quanto non sia (almeno l'integrale nasconde tutto), una leggera piega a sinistra e poi un curvone in discesa sulla destra ma è meglio rallentare, i freni ormai non li commento più che sarei noioso, rimetto la terza un po' alla garibaldina e mi stupisco di due cose: rispetto alla Daytona qui il posteriore è veramente composto in staccata ed il motore ha una messa a punto favolosa, a gas chiuso agli alti regimi gira fluidissimo, non strappa, il freno motore è tutt'altro che invasivo. Fluido in accelerazione, fluido in decelerazione. Nella curva neanche mi rendo conto di entrarci, invece noto con grande, grandissimo piacere che l'avantreno, anche spalancando sgraziatamente a velocità discrete, non fa una piega, non si alleggerisce, non si muove, c'è l'ammortizzatore di sterzo nascosto da qualche parte? No, niente male. Ecco l'incrocio ed il centro abitato, qui si rallenta, ma dura poco perché poi tornano alcune curve strette in sequenza, tengo la seconda e la eRe sembra dire ancora "non sai fare altro?". E' fantastica, precisa e svelta, nonostante mi senta un babbeo con le braccia larghe alte e larghe come una scimmia, la ruota anteriore... "parla". Non è una moto da interpretare, da guidare fidandosi, è una moto sportiva, fa quello che gli chiedi di fare e ti dice cosa sta facendo. Piccola piega a destra e via un centinaio di metri per la prossima sempre a destra, esco dalla prima e apro, raggiungo la seconda, faccio la seguente a sinistra e poi rallento, imbocco un'altra strada a destra veramente da pianto per come è ridotto l'asfalto, voglio andare a passeggio per un paio di km prima di sbucare in paese, farmi un giro per il centro e rifar tutto da capo per tornare alla concessionaria. Apprezzo ancora una volta il lavoro delle sospensioni, non so come siano sulla Speed N, ma di sicuro questa forcella copia le buche quasi quanto la pressurizzata che avevo, mentre il mono in confronto all'originale della Daytona è un sogno. In effetti era in cantiere di cambiarlo... Mentre trotterello qua e là, oltre a sfondare la leva posteriore per cercar di bloccar la ruota (forte st'ABS), ripenso un attimo ai commenti che in genere muove chi non apprezza il motore di questa moto: non ha i cavalli e l'allungo delle supersportive odierne, non ha "la botta", non ha l'erogazione rabbiosa che intimorisce e fa drizzare il pisello. Questa è una moto che non impenna, non sgomma, non urla, non scalcia, non scoda e non sbiscia, va solo dannatamente forte e lo fa con una compostezza, una rapidità ed una precisione incredibili. Se apri il gas non vuole dimostrarti quanto è selvaggia, ti porta semplicemente da una curva all'altra in un battito d'occhi, quando freni non ti intimorisce né si pavoneggia con svirgolate, semplicemente rallenta subito per farti entrare in piega, non fa scherzi strani, non chiede di fidarsi. Semplice è la parola che più la identifica. Ti lascia tutto il tempo di pensare, peccato che mentre pensi a come fare una curva ne hai già fatte tre e "pazienza, terrò a mente per la prossima volta che rifaccio 'sta strada". Ciclistica e motore, insieme, permettono di passeggiare in totale spensieratezza, lasciano godere la strada in relax, consentono di tenere medie elevate con un impegno ridicolo. E' una compagna fidata, non ti sfida, piuttosto ti mette nella condizione di vincerle, le sfide, e tutto questo senza mappature, controlli, ciaffi e menate varie per castrare ogni possibile eccesso e nascondere ogni mancanza, solo una gran ciclistica, un gran motore, una messa a punto perfetta. C'è stato un grande lavoro dietro per smussare tutti gli angoli ed estremizzare le prestazioni; non ci sono difetti che vengono giustificati come "carattere", non ti dice "prova a passeggiare, se sai resistere alla frizione ed agli strappi", oppure "prova a portarmi sui tornanti, se sei in grado di controllare il posteriore che derapa e l'anteriore che va su per il cielo", o ancora "entra forte in curva, se hai le palle per tenere il manubrio". Quando l'accendi, la eRe è estremamente chiara: "fai quel che vuoi, vai dove vuoi andare, apri il gas a tuo piacimento: in ogni caso, farò quello che mi chiederai e lo faremo insieme". Non è la moto per chi si emoziona a domare, apparire o soddisfare il proprio ego, è la moto per chi vuole "solo" guidare, lasciando la scelta di farlo gustandosi il panorama oppure bruciando le curve; perfetta per esser estremamente tranquilli, perfetta per essere estremamente aggressivi, con tutte le possibili e dovute sfumature nel mezzo.
A tal punto, dopo aver fatto dietrofront per rifare la strada verso il concessionario - perdonatemi se ho continuato a scegliere l'opzione "aggressivo" nel farlo, piuttosto che quella "tranquillo" - e cercando di concretizzare un po' tutte le sensazioni ("'sto gas bisogna accorciarlo, 'sta leva del freno chi diamine l'ha tarata tutta vicina alla manopola, c'ha le manine da fatina?, azz, 'sta sella è un sogno"), mi son chiesto infine perché non dovrei avere una moto simile. Ho rabboccato 5 euro di benzina per non fare il taccagno, scambiato due chiacchiere coi ragazzi della concessionaria, poi cercando le chiavi della macchina mi son accorto di averle perse per strada mentre stavo andando (...). Aspettando una mezz'oretta e più che mia madre mi portasse da casa il doppione, mi son messo davanti alla eRe a guardarla, con quei suoi occhioni strambi, il serbatoione che sembra strizzato dallo splendido telaio, la "R" incorniciata nei risers del manubrio, cercando di rispondere alla domanda sopra.
Un sacco di cose mi sono venute in mente, tanti dettagli della vita privata che in un modo o nell'altro possono rendere difficile spendere una cifra simile, e tanti altri che mi sconsiglierebbero di tornare in sella ad una moto del genere, dove tutto è troppo, troppo facile. "Fanculo tutto, la compro".
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