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Codice della strada - Per evitare il rischio di multe non pagate il Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta per modificare il sistema di calcolo delle multe in base alla potenza del veicolo utilizzato. Si tratta di una soluzione già sperimentata in alcuni paesi europei e, pare, efficace. Più è potente, più paghi!!! Tra le proposte di modifica del Codice della Strada al vaglio in Parlamento c'è anche quella di rivedere l'importo della multe proporzionandolo al reddito. Una soluzione già sperimentata con buoni risultati in alcuni paesi europei che dovrebbe, da un lato, rendere eque le contravvenzioni, dall'altro diminuire sensibilmente il fenomeno delle multe non pagate, vero e proprio “dramma” delle varie amministrazioni comunali. Per cercare di stabilire il reddito dei multati, però, non si userà la dichiarazione dei redditi (troppo facile eluderla e troppo complicato riuscire a incrociare i dati necessari) ma un mezzo forse meno raffinato ma probabilmente più efficace: la potenza dell'auto o della moto utilizzata. In pratica come succede per il bollo (la tassa di possesso basata sui kW del motore): più è potente il mezzo utilizzato e più si presumerà essere “imbottito” il conto in banca del proprietario. Quindi, prendere la stessa multa in sella a una Ducati 1199 Panigale oppure in sella a uno scooter 125 non sarà la stessa cosa. A proporre la modifica il Movimento 5 Stelle che, tramite il primo firmatario, Michele dell'Orco, spiega così: "Introdurre un principio di proporzionalità al meccanismo delle multe stradali. È questa la ragione alla base della nostra proposta di legge che viste le difficoltà relativamente all'incrocio di dati tra amministrazioni e dell'ampiezza del fenomeno dell' evasione ed elusione fiscale, si intende fondata su un parametro induttivo della condizione economica: la potenza del veicolo guidato." Secondo il M5S si tratta di una misura necessaria per cercare di rendere più efficace il sistema delle sanzioni stradali: “Oggi la funzione primaria delle sanzioni stradali, cioè quella di essere un deterrente, non riesce più ad avere un'adeguata efficacia. Tutto questo a fronte del fatto, però, che ogni anno vengono staccate circa 14 milioni di multe: 1600 ogni ora. La maggior parte di queste restano inevase, lasciando buchi milionari nei bilanci delle amministrazioni per le quali questo strumento ormai costituisce semplicemente un modo per fare cassa. Si tratta di una forma di 'rastrellamento' che non tiene in alcun conto le distanze economiche tra cittadino e cittadino".
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